Verapamil è un calcio-antagonista studiato per inibire selettivamente il flusso di ioni calcio sia nel muscolo cardiaco e nelle cellule responsabili della conduzione intracardiaca, nonché nelle arterie coronarie e sistemiche. Il razionale per l'uso nel trattamento intralesionale di pazienti con IPP si basa sui dati in vitro che dimostrano trasporto di molecole della matrice extracellulare che includono collagene, fibronectina , e GAG come processo calcio-dipendente (Roth et al, 1996).
Oltre alla conseguente diminuzione del calcio intracellulare, verapamil ha dimostrato di aumentare l'attività della collagenasi, di influenzare l'espressione di citochine associata a infiammazione precoce e la formazione della lesione, e inibire la proliferazione dei fibroblasti in vitro in placche PD (Roth et al, 1996 ; Mulhall et al, 2002).
L'uso di iniezioni intralesionali di verapamil in pazienti con IPP o malattia di Peyronie è stato reso popolare in uno studio non randomizzato, non controllato (Levine et al, 1994) di iniezioni bisettimanali di verapamil 10 mg somministrata per un periodo di 6 mesi che ha portato alla diminuzione soggettiva del restringimento penieno (segnalato da 100% dei pazienti) e della curvatura (circa 42 % dei pazienti) e la diminuzione obiettiva in volume della placca del 50% dimostrata nel 30% dei pazienti.
I pazienti hanno anche riferito vantaggi rispetto alla placca che si è ammorbidita e riguardo la funzione erettile.
Per superare i limiti delle terapie invasive e per minimizzare il disagio del paziente successivamente l'accento è stato posto sulle modalità di test come la ionoforesi, terapia non invasiva per il morbo di Peyronie, che migliora l'assorbimento locale di farmaco.
In uno studio (Levine et al, 2003) è stata misurata direttamente la concentrazione tissutale di verapamil dopo somministrazione dello stesso per elettroforesi al fine di indagare se questa modalità di trattamento è efficace.
Livelli misurabili di Verapamil, dopo somministrazione per ionoforesi, sono stati rilevati nel 71,5% di campioni di tunica albuginea (Levine 2003).
La somministrazione di verapamil per elettroforesi è una modalità di trattamento sicuro e non invasivo.
Documentazione originale e bibliografia
JUrol.2003 May;169(5):1775-8