La malattia di Peyronie (PD) o Induratio Penis Plastica (IPP) è un'infiammazione cronica della tunica albuginea dei corpi cavernosi che causa una placca inelastica con conseguente deformazione del pene.

Sebbene la sua eziologia non sia completamente nota, vi è un consenso generale sul fatto che la Peyronie Disease sia trasmessa geneticamente e secondariamente da un trauma al pene.
Negli ultimi anni numerosi studi hanno dimostrato il ruolo svolto dallo stress ossidativo nella patogenesi della malattia di La Peyronie, e altri studi hanno descritto il successo dell'uso di antiossidanti nel trattamento della P.D.

Lo stress ossidativo è parte integrante di questa malattia, perché influenza la sua progressione. Nelle prime fasi della Malattia di Peyronie, le cellule infiammatorie infiltrate producono elevate quantità di radicali liberi e citochine proinfiammatorie e profibrotiche, con conseguente attivazione del fattore di trascrizione NF-KB.
Lo stress ossidativo, inoltre, è un fattore importante nella possibile comparsa di disfunzione erettile nella malattia di Peyronie o Induratio Penis Plastica, l'iperproduzione di anione superossido e perossinitrito riduce la concentrazione di ossido nitrico disponibile per il rilassamento muscolare cavernoso , con conseguente danno endoteliale; l'anione superossido ha anche riportato effetto di vasocostrizione diretta. La presenza di alte concentrazioni di iNOSn è stata dimostrata nel tessuto cavernoso di uomini con Peyronie Disease.

Inoltre, numerosi studi elencati nella nostra revisione della letteratura hanno dimostrato che l'inibizione di iNOS dopo trattamento con antiossidanti (nei pazienti con P.D) può avere effetti antifibrotici, risultando un miglioramento clinicamente significativo.

Dal momento che il danno da ROS si verifica durante le prime fasi della malattia, il trattamento con antiossidanti è indicato solo nelle fasi iniziali della malattia e non nella fase di stabilizzazione. Per questo motivo, la terapia antiossidante dovrebbe essere iniziata immediatamente alla prima diagnosi di malattia di Peyronie. Perciò, un "comportamento di attesa vigile" non è giustificato alla prima volta di diagnosi .

Benchè le terapie conservative, siano comunemente utilizzate nelle prime fasi della P.D, e comprendono sostanze orali (Potaba, tamoxifen, colchicina e vitaminaE), trattamento intralesionale (verapamil, interferone, steroidi), più recentemente collagenasi (clostridium histolyticum-Xiaflex), e trattamento fisico locale (ionoforesi, terapia a onde d'urto extracorporea ed estensore del pene), i risultati significativi ottenuti dai trattamenti emergenti con gli antiossidanti citati in questo articolo suggeriscono che queste sostanze terapeutiche interferiscono a diversi livelli sui meccanismi patogenetici della malattia.

I risultati della terapia antiossidante sono interessanti per la buona pratica clinica e confermano anche il ruolo fondamentale svolto dallo stress ossidativo nella malattia di La Peyronie.

Oggi la terapia combinata è quindi una strategia di trattamento efficace, in grado di curare la malattia di La Peyonie in stadio iniziale, ottenendo risultati migliori rispetto a quelli tradizionalmente ottenuti con una singola sostanza.

Review Article Recent Pathophysiological Aspects of Peyronie’s Disease:

Gli antiossidanti rinforzano i vasi e ripuliscono il sangue dai radicali liberi.

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